Inviare. Un'azione costante dei nostri giorni. Ma in-via è ciò che precede l'invio, è il percorso, la strada, l'inciampo, il paesaggio, la sosta, la corsa, l'incontro. Tutto ciò che raccolto sul sentiero quotidiano può meritare di essere in-oltrato.
I cittadini di Paternò hanno ormai capito di essere soli, privi di una reale rappresentanza politica, abbandonati da coloro che dovrebbero occuoarsi della città, di prgettare il suo futuro, proteggere il suo presente. Ultimo episodio: la chiusura dle front-office da parte dell'a.t.o..
Finalmente riesco ad aggiornare questo blog, e mi scuso per l'assenza dell'ultima settimana. Anzi ne approfitto per ringraziare i frequentatori del sito (1149 visite dall'inizio del 2010) della loro attenzione. Però devo confessarvi che nelle ultime settimane le attività scolastiche mi hanno impegnato molto, mentre la vita politica di Paternò è animata soprattutto dalle astiosità personali e non vi trovano spazio le proposte e gli spunti che la città invece offre, direi quasi disperatamente.
In questa direzione sono andati due momenti, diversi ma egualmente significativi, della settimana scorsa. L'incontro organizzato dalla commissione socio-politica vicariale sul tema della "Democrazia deliberativa" e quello chiesto dai commercianti per affrontare il problema della crisi economica del settore a Paternò.
La scuola superiore nella più totale incertezza dopo l'emanazione dei regolamenti della Gelmini, che decide tagli di cattedre, ma non spiega come dovranno avvenire di preciso le assegnazioni del personale l'anno prossimo. Molte famiglie stanno iscrivendo i figli a scuole che stanno cambiando indirizzo di studio, senza che ancora si sappia.
Arriva in consiglio la proposta di modifica dello statuto comunale, che contiene una serie di aggiustamenti dello statuto necessarii a causa di modifiche legislative più o meno recenti. Ma la maggioranza non vuole più trattare questo punto, nonostante sulle modifiche i suoi esponenti si erano dichiarati favorevoli, in commissione. Cosa è successo?