Siamo solo noi, o per meglio dire ci siamo solo noi. I comuni, le amministrazioni locali.
Ci siamo solo noi, in questo stato che arranca ed in una regione pressochè inesistente, alla fine c'è solo il comune, a confronto diretto con i cittadini, primo ed ultimo responsabile di tutto ciò che ancora può rappresentare una comunità, un'istituzione che difenda o rappresenti i cittadini, o semplicemente gli dia risposte.
Non ci sono più soldi per mantenere i giudici di pace? Ci pensino i comuni. Occorre organizzare la protezione civile, avvisare i cittadini dei pericoli? Ci pensa il comune. E se ci sono cani in giro, o gatti, siano essi randagi e pericolosi o feriti e da curare? Telefoniamo al comune. L'ente di formazione riceve il finanziamento per effettuare un nuovo corso? Viene al comune per cercare un luogo dove tenerlo. I beni culturali regionali? li terrà aperti il personale comunale, quale è il problema?
Così procede l'Italia, dismettendo servizi all'insegna della spending review, ma lasciando poi ai comuni il compito di dare una risposta ai loro cittadini.
Ultimo esempio. L'INPS comunica ai comuni che intende risparmiare sui canoni di affitto, perciò chiede loro se per caso abbiano locali da potere concedere a questo ente (notoriamente a corto di liquidità), perchè altrimenti si vedrà costretto a lasciare le sedi locali e fare tutto via internet. Diciamo che grosso modo sembra una specie di ricatto: trovami una sede oppure chiudo. Tutto bene se anche i comuni non dovessero adottare la spending review, quindi risparmiare sui propri costi e non sprecare i propri beni. Quindi se un comune avesse locali adeguati non dovrebbe cercare di metterli a frutto, di guadagnarne il più possibile affittandoli?
Ma alla fine il problema vero non è a chi scarichiamo la responsabilità, ma se riusciamo a tenere insieme uno stato in cui non si capisce più che beni immateriali e fondamentali come la salute, la giustizia, l'istruzione, sono di tutti in pari modo perchè da questo dipende il fatto stesso di essere cittadini, di essere comunità, e finisce che il problema sia solo chi paga e se ci bastano i soldi.
Ho spesso pensato, quando ero studente, a quelle fasi di fine impero romano in cui gli imperatori si succedevano rapidamente, l'organizzazione centrale si sfaldava di giorno in giorno, eppure una florida viva resisteva nei territori, spesso anzi più ricca e vivace di prima. Ecco, ora credo di capire quel periodo storico.