Il grande sonno è il titolo di uno stupendo romanzo di Raymond Chandler, e poi di un bellissimo film con Humphrey Bogart e Lauren Bacall.
Ed è anche l'espressione che mi viene in mente pensando al nostro comune negli ultimi anni. Un sonno che ha impedito di affrontare problemi importantissimi. Ora il sonno è finito, abbiamo preso in mano i problemi, e dopo anni di silenzio tutti si risvegliano, si accorgono di ciò che era in realtà già visibile, additano, sollecitano. Meglio tardi che mai, senza sentire il bisogno di spiegare almeno perchè prima no, perchè solo ora.
Un paio di esempi.
1.Personale comunale. La legge prevede una modalità di "premio" del personale che si chiama progressione orizzontale, cioè un piccolo scatto di livello e retribuzione (minimo), pur restando all'interno della propria fascia di assunzione. Questa progressione al comune di Paternò non viene fatta dal 2008. 2008, che fanno 6 anni fa, ed almeno 4 al momento del mio insediamento. Dopo molti solleciti abbiamo sbloccato questa vicenda, chiedendo ai dirigenti ed agli uffici competenti di adottare i provvedimenti necessari. Nessuno degli atti passa dalla giunta. Adesso, dopo tante sollecitazioni, sono state fatte le graduatorie del 2008 e ci si è accorti di ciò che si sapeva da tempo, cioè che il sistema usato a Paternò non era quello del merito ma quello automatico dell'età. In realtà fino all'anno scorso non esisteva nessuna valutazione che facesse differenze di merito all'interno del comune. Adesso fioccano i ricorsi, e molti dipendenti opponendosi alla graduatoria rilevano, tra le altre cose, l'illegittimità di una delibera di giunta del settembre 2008 con cui si definivano criteri per la progressione del personale che dovevano valere retroattivamente. Ora a dire il vero a me importa poco capire se e chi abbia sbagliato, dal 2008 ad ora, perchè vorrei occuparmi di più gravi problemi che riguardano il presente e non il passato, però dopo circa 6 anni, ben svegliati!
2.Stiamo cercando di mettere ordine nei rapporti tra azienda idrica e comune di Paternò. L'azienda sostiene che il comune le dovrebbe quasi un milione di euro per una serie di servizi o fatture non pagate dal 2002 ad ora, e il comune a sua volta che questa gli dovrebbe circa 800.000 euro per altri motivi. Anni trascorsi trascinandosi i problemi, e senza mai prendere una decisione finale. Non è il mio stile. Allora stiamo impiegando giorni e giorni a studiare i documenti passati per sciogliere definitivamente la questione, decidere chi deve pagare e chi deve incassare. In realtà la cosa più probabile è che paghiamo tutti, cioè i cittadini, perchè se l'azienda idrica avesse torto significherebbe che nel suo bilancio si creerebbe una potenziale perdita di centinaia di migliaia di euro. E come pensate che potrebbe ripianarsi? Al contrario se avesse ragione l'azienda il comune dovrebbe sborsare soldi che sottraremo ai servizi per i cittadini. Tra l'altro su alcune problemi, come quello del canone di depurazione, solo noi consiglieri del pd, allora all'opposizione, avevamo chiesto di fare chiarezza, ignorati dall'amministrazione.
Di certo qualcuno ha omesso di fare il proprio lavoro bene, altrimenti non saremmo arrivati dopo anni senza avere dati certi. Ma tanto oggi è facile parlare, mentre è difficile trovare qualcuno che si assuma la responsabilità di ciò che ha fatto o non ha fatto negli anni scorsi, pare che tutti gli amministratori si siano dileguati diventando semplici cittadini, ci siamo solo noi e una città su cui si abbattono problemi decennali come fossero piaghe bibliche che vengono dal nulla. Ben svegliati a tutti.
p.s. seguiranno dati, riferimenti di delibere e documenti, appena avremo raccolto dei dossier completi.