Si sa che viviamo nell'epoca in cui è difficile distinguere tra ciò che è reale e ciò che diviene reale solo perchè viene ripetuto nei media o dai media.
Così da alcuni giorni sento dire che stiamo per avere una riforma elettorale, che finalmente dopo anni qualcosa si è mosso, insomma la retorica alla quale purtroppo Renzi si è lasciato andare. Dico purtroppo perchè sono stato e resto un sostenitore di Matteo Renzi, ma in tema di riforma elettorale il suo operato rappresenta una sequenza di errori il cui esito sembra essere una riforma che non riflorma niente e molto distante dagli obiettivi e dai principi di un partito "democratico".
Infatti la riforma proposta nel famoso accordo con Berlusconi consiste in pratica in una legge uguale a quella che c'è ora, con l'unica differenza che le liste bloccate adesso si riferiscono a collegi molto vasti, con la riforma si riferiranno ad ambiti provinciali, e saranno quindi liste più brevi, ma pur sempre bloccate.
Il sistema di sbarramenti non ha altro scopo che quello di evitare che un risultato elettorale troppo alto di Grillo blocchi di nuovo la legislatura. Mentre è costruito in modo tale da permettere a tutti i partiti e partitini esistenti di continuare a sopravvivere così come sono.
Cosa avrebbe dovuto prevedere una legge elettorale secondo i principi del nostro partito? La possibilità che i cittadini scelgano il proprio deputato, e ciò sarebbe stato possibile solo con i collegi uninominali o con con le preferenze. Nulla di questo nella riforma proposta. Avrebbe dovuto permettere una maggiore rappresentatività della volontà degli elettori ma nell'ottica di un sistema compiutamente maggioritario (qualcuno si ricorda la "vocazione maggioritaria" del pd di Veltroni?). Invece la proposta consente degli equilibrismi strategici con cui i partiti possono garantirsi una rappresentanza parlamentare ma senza concorrere ad un quadro maggioritario.
Insomma, un disastro, altro che un successo. Quando si fa una trattativa, ci sono cose a cui non si può rinunciare. se a Berlusconi non stavano bene, pazienza, chi ci sta la vota, altrimenti non si fa, ma rendersi complici di una riforma insensata, no.