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- 2015 / 2012
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PER L'ACQUA BENE COMUNE, INVESTIAMO IN CIVILTA', INFRASTRUTTURE, BUONE ABITUDINI!
Nel 2011 siamo stati chiamati alle urne per un referendum molto importante per il nostro futuro. Uno dei quesiti chiedeva se volevamo che l’acqua fosse considerato un bene pubblico. I “sì” giunsero a valanga. Oggi, a distanza di quasi 5 anni, ripartiamo da quel referendum per dire, ancora una volta, che l’acqua è un bene DI TUTTI e che, come tale, deve essere trattato con il massimo riguardo. Questo vuol dire, innanzitutto, niente sprechi. Ce lo chiede anche l’Unione Europea: basta con le tariffe basate sul “minimo impegnato”, ovvero una soglia massima di consumo, peraltro alquanto elevata, entro la quale la tariffa per il servizio idrico resta uguale per tutti, non importa se il cittadino è un parsimonioso utilizzatore dell’“oro blu” oppure uno sprecone.
Per Paternò, poi, in un territorio abbastanza ricco di acqua, il concetto di bene pubblico significa liberarsi dalla spesa che si fa per attingere acqua dai pozzi privati.