Salinelle un patrimonio da difendere.
I vulcanetti di fango in lizza per entrare a far parte dei siti d’interesse geologico riconosciuti dalla Regione. Martedì a Paternò tre geologi esperti nello studio del fenomeno.
L’attenzione della comunità scientifica sul fenomeno delle Salinelle di Paternò non si spegne. L’area dei vulcanetti di fango potrebbe presto entrare a far parte del novero dei geositi, ovvero quei territori in cui è possibile riscontrare un interesse geologico , e che per questo vanno preservati con norme di tutela specifiche, come recita il decreto dell’Assessorato regionale al Territorio e all’ambiente, che li ha istituiti nel giugno del 2012.
A tal proposito, martedì 22 aprile sarà un giorno importante per il sito naturalistico, in quanto è prevista, alle ore 11.30 a Palazzo Alessi, una conferenza stampa, promossa dal Comune paternese, alla quale prenderanno parte tre studiosi del fenomeno geologico, fra i quali la professoressa Serafina Carbone, del dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università di Catania e componente della commissione tecnico-scientifica dei geositi per la Regione Siciliana. Assieme a lei, ci saranno il ricercatore dell’INGV Salvatore Giammanco ed il professor Giuseppe Mandrone, della Facoltà di Scienze Geologiche dell’Ateneo di Torino. A riceverli, ci saranno il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, l’assessore al Turismo, Alessandro Cavallaro ed il consigliere del gruppo Cittadini in Comune, Giovanni Parisi. Sono invitate all’incontro anche le associazioni ambientaliste attive sul territorio.
La procedura per l’iscrizione delle Salinelle alla lista dei geositi riconosciuti a livello regionale viene seguita dall’attuale amministrazione sin dall’ottobre del 2012, quando il Comune inviò una richiesta formale alla Regione, segnalando la presenza, nel territorio paternese, di ben cinque luoghi di interesse geologico, che comprendono, oltre alle Salinelle vicine allo stadio, anche la Collina Storica, le Salinelle del fiume, l’area della Roccia di Pietralunga e quella della Fonte Maimonide.
«Martedì – afferma il consigliere Parisi, che ha seguito in prima persona l’iter per il riconoscimento delle Salinelle come geosito – chiederemo che le operazioni per l’iscrizione dei vulcanetti nel catalogo regionale avvenga al più presto, perché questo ci consentirebbe, come prevede il decreto assessoriale del 2012, di accedere a finanziamenti regionali volti alla tutela, alla fruizione turistica, al recupero e all’organizzazione di iniziative di carattere scientifico, divulgativo ed educativo. Chiederemo inoltre – conclude Parisi – che il sito, una volta riconosciuto, venga affidato al Comune».
«La nostra battaglia per la salvaguardia delle Salinelle – evidenzia il sindaco di Paternò, Mauro Mangano – non è fatta di proclami ma di azioni concrete, volte a trovare una soluzione definitiva al problema del degrado che purtroppo persiste nella zona dei vulcanetti. A tal proposito, stiamo seguendo con attenzione il percorso che potrebbe portare al riconoscimento ufficiale delle Salinelle fra le aree geologiche protette dalla Regione, cosa che ci consentirebbe di avere un più facile accesso ai finanziamenti, anche a livello europeo».