Alla fine il presidente Lombardo ha dichiarato che le accuse nei suoi confronti sono infondate, architettate da poteri astuti e fortissimi che lui ha toccato soprattutto quando ha bloccato il termovalorizzatore di Paternò. Infatti questi poteri si hciamano Firrarelle, e quindi Torrisi e company.  Lombardo ha dichiarato anche che il termovalorizzatore nascondeva interessi illeciti e così via.

In pratica Lombardo ha ripetuto quello che molti a Paternò sostenevano, e sostenevamo, da molto tempo. Con la differenza che quando dicevamo queste cose gli uomini di Lombardo erano nelle giunte che decidevano il piano rifiuti di Cuffaro, o difendevano il termovalorizzatore a Paternò.
Perciò le dichiarazioni di Lombardo non sono sconvolgenti verità, ma piuttosto episodi di una faida interna alla classe politica del centro-destra siciliano  che fino a ieri ha governato in pieno accordo la Sicilia, ed ancora governa insieme in molti comuni, anche molto grossi, e province (perfino Catania). 
Come può essere credibile un politico che accusa di mafiosità Firrarello e Castiglione e poi tiene i suoi uomini nella giunta Castiglione?
L'unica verità degna di rilievo è che finalmente la lotta per il potere combattuta negli anni scorsa senza quartiere, contendendosi ogni posto di direttore generale, di primario, di dirigente regionale, di revisore dei conti, è arrivata alla fine. Speriamo. Il sistema è esploso perchè non poteva più espandersi. Il risultato sarà una crisi di potere pericolosissima per il futuro della Sicilia, ma forse l'unico modo per cambiare strada davvero.

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