È passata anche questa festa di santa Barbara, ed è passato anche il referendum costituzionale.
Io e la mia giunta, il 3 dicembre, dopo avere partecipato alla sfilata civile, deposto la corona di alloro al monumento dei caduti e partecipato alla messa in onore delle Forze Armate, siamo tornati al comune per approvare il bilancio di previsione 2016. L'ennesimo bilancio per risanare i conti del nostro Comune, ancora una volta diminuiamo le spese, per far fronte alle minori entrate, prevediamo almeno 300.000 euro per pagare già in quest'anno debiti fuori bilancio, cioè i debiti frutto delle sentenze maturate per le vecchie cause lasciateci in eredità dalle amministrazioni precedenti. Diminuiamo le spese per l'energia, ad esempio, perchè il nuovo contratto è entrato a regime da agosto, ed ora questo risparmio ce lo ritroveremo costantemente per i prossimi 9 anni. Manteniamo stabili le entrate dell'ente, e diminuiamo i costi complessivi del servizio dei rifiuti. Mai, però, il nostro bilancio è stato approvato così tardi, praticamente a fine anno. E questo perchè mai come in questi anni (questo ed il prossimo) siamo stati così a rischio dissesto, a causa del pagamento della sentenza cosiddetta degli “ex-doposcuolisti”.
Sui costi dei rifiuti, una piccola notazione. Continua a crescere, anche se molto lentamente, la percentuale di differenziata. Ci sono ancora moltissimi condomini della zona Ardizzone in cui non si fa correttamente il conferimento e questo ci penalizza. Basterebbe poco, per crescere di molto, occorrerebbe che nei cassonetti condominiali si rispettasse il calendario di conferimento. Intanto però i nostri costi, a poco a poco, si riducono. E l'altro giorno spiegavo a dei ragazzi che la riduzione dei costi è dovuta sicuramente anche ad una gestione di tutto il ciclo improntata all'onestà ed al rispetto delle regole. Il giorno dopo avere incontrato i ragazzi, leggo la notizia che l'intero vertice della ditta Gesenu è stato arrestato per truffe nel sistema di raccolta dei rifiuti in Umbria. La Gesenu è la stessa ditta che gestiva il servizio al nostro insediamento, quando gli sprechi erano esorbitanti ma si favoleggiava di percentuali di differenziata superiori al 50%. La legalità è senza dubbio una precondizione dello sviluppo.
Intanto, a proposito di Santa Barbara, la festa è finita e mi pare si sia svolta con grande decoro ed ordine, la partecipazione popolare è stata straordinaria come sempre, credo che siano state rispettate le tradizione ed è stata espressa al massimo la devozione dei paternesi. Per coprire tutte le spese che sono state effettuate (il Comune, vi ricordo, ha pagato solo l'illuminazione artistica delle strade, costata 23.000 euro circa), continua la raccolta fondi, cui hanno partecipato in primo luogo gli amministratori locali, caricando sulle proprie spalle, con le proprie donazioni, la maggior parte del costo della festa. Dimostrato che non era necessario far spendere al Comune di Paternò 170.000 euro, o addirittura di più, tocca continuare su questa strada, utilizzando l'associazione che abbiamo costituito per raccogliere i fondi costantemente e suscitare nei paternesi la consapevolezza che la festa della patrona non può essere considerato, nel 2016, un costo da sostenere con i soldi pubblici.
Il giorno del referendum si sono verificati alcuni disguidi per la revisione delle liste elettorali, cioè lo spostamento di migliaia elettori da una sezione all'altra. Non è stato un capriccio, semplicemente l'ennesima cosa che non è stata fatta per anni, così si sono create delle sezioni che avevano più di 1200 iscritti ed altre che ne avevano 700, con i prevedibili disagi per l'affollamento che si creava nelle prime. Così, pazientemente, abbiamo fatto anche questo, ed abbiamo approfittato per farlo di una tornata elettorale che non fosse particolarmente impegnativa, ma semplice da gestire come un referendum. In estate sono arrivati a casa di tutti gli elettori interessati dei talloncini adesivi con i nuovi dati. Forse qualcuno non l'ha ricevuto, altri, come me, hanno dimenticato di attaccarlo alla scheda elettorale, ed arrivati al seggio hanno scoperto di non essere iscritti. L'ufficio elettorale ha comunicato la nuova sezione. Mi spiace per il piccolo disagio, ma si doveva fare, ed in una città in cui l'ordinario non viene compiuto da decenni tutto diventa eccezionale.
Il referendum, già. Hanno vinto in tanti, Grillo, Salvini, Berlusconi, Bersani, i dipendenti del Cnel, i senatori in carica ed anche quelli che saranno eletti alle prossime elezioni. Ha perso Renzi, e l'ha saputo dire. E sebbene tante volte io non abbia condiviso le sue scelte politiche e alcuni provvedimenti di legge, il modo in cui ha accolto la sconfitta elettorale mi conferma che rappresenta davvero un modo nuovo di intendere la politica. Ho sempre pensato che solo chi sa perdere merita di vincere. Nelle infinite polemiche preelettorali ho sostenuto che il tema del rischio autoritario, dello sbilanciamento dei poteri, mi sembrava nascondesse la paura della democrazia. In realtà temiamo davvero che il popolo, ad ogni elezione, faccia scelte che ci sembrano pericolosissime, dannose, infauste. Ma se crediamo nella democrazia dobbiamo accettare che funziona così, e che il problema che si dovrebbe porre chiunque fa politica attivamente non è come vincere le elezioni, ma come rappresentare al meglio chi condivide le sue opinioni. Ha vinto il No, a Paternò ha stravinto il No, e adesso ognuno dovrà dire ai propri elettori cosa propone, per il futuro governo dell'Italia. Noi continueremo ad occuparci della nostra città. Per esempio cercando di districare la vicenda Salvatore Bellia, sulla quale giorno 13 avremo finalmente un incontro con l'Assessore Regionale alla Famiglia, e assicurando la continuità al servizio di assistenza igienico personale agli studenti disabili, servizio che la maggior parte dei comuni ormai non svolge più mentre noi abbiamo scelto, nonostante i problemi economici, di continuare ad assicurare, nell'interesse dei ragazzi disabili e delle loro famiglie.
Chi volesse vedere e sentire la preghiera a Santa Barbara che ho pronunciato durante la messa di giorno 5: video youtube
Per i contributi per la festa di Santa Barbara:
IBAN IT72D0306984110120000001673
Destinatario: Associazione "Per S. Barbara" - Salvatore Galatà
Causale: Donazione Festa S. Barbara.