Natale è tante cose: ricordi, bambini, luci, sapori, avvento, rivoluzione, umiltà, sradicamento, annuncio.

Natale è il sovvertimento della prospettiva del cielo e della terra con l'umanizzazione di un Dio che ha voluto capovolgere il suo sguardo, Natale è la fatica dell'uomo, di crescere, nutrirsi, amarsi, che si fa divina. 

Natale, per una città, può essere l'esigenza di uno sguardo scomodo, inquieto finchè c'è un povero, uno sfrattato, un anziano, uno straniero che non trova in noi la speranza della comunità. Natale, per una città, è la grande sfida della misura dell'amore con l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande.   

"Il nostro amore deve avere quella stessa estensione attraverso tutto lo spazio, quella stessa uguaglianza in ogni porzione dello spazio che ha la luce del sole. Il Cristo ci ha prescritto di giungere alla perfezione del Padre celeste imitando questa indiscriminata distribuzione della luce. Anche la nostra intelligenza deve possedere questa completa imparzialità." Simone Weil. L'attesa di Dio

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