Un po' di aggiornamenti sulla prossima settimana.
Come si sa, mercoledì saremo a palermo ad un incontro all'assessorato regionale alla sanità. Porteremo la nostra proposta, che è il frutto di un lungo lavoro di dibattito, informazione, anche sensibilizzazione. Negli anni scorsi ci sono stati molte occasioni in cui la questione ospedale è giunta in prima linea, ogni volta che lo sciagurato piano sanitario elaborato nel triennio precedente stava per essere attuato, con il depotenziamento dell'ospedale. Credo sia giusto ricordare che l'impegno costante di operatori ospedalieri, istituzioni, associazioni, ha impedito che questo accadesse finora, aspettando poi il momento clou della revisione del piano. Questo momento è arrivato, ed è stato incredibile che l'ass. Borsellino avesse presentato un piano fotocopia del precedente. Per fortuna è stato ritirato, e adesso la protesta che sta coinvolgendo un'intera città, con tanti cittadini finalmente attivi in prima linea, ora una battaglia corale ci deve vedere impegnati a portare le ragioni di una città contro le irrazionalità di una politica troppo spesso insensibile alle esigenze reali dei territori. Noi chiediamo che a Paternò restino i reparti chiriurgici e che sia derogato al principio dei 1000 parti per il mantenimento del punto nascite. Semplice e chiaro. Vedremo.
Continua il lavoro sul tema rifiuti. Sono già state spedite le lettere di invito per l'indagine di mercato per rinnovare l'ordinanza che scade il 15. Finalmente abbiamo potuto allegare alle lettere un capitolato chiaro e piano piano i rapporti si definiscono. Nel frattempo la delibera che istituisce l'aro, un passaggio obbligato per la nuova legge sui rifiuti, è già stata approvata dalla giunta ed inviata al consiglio. Il prossimo passo sarà il bando e la gara definitiva...
Iniziamo l'anno sul versante cultura con il lancio di una stagione teatrale al piccolo teatro. Abbiamo chiesto, nei mesi scorsi, alle compagnie teatrali presenti a Paternò, di attivarsi per realizzare un cartellone teatrale, per il quale noi potevamo finalmente mettere a disposizione un teatro. Il frutto del lavoro collettivo animato da Giovanni Calcagno insieme a tante associazioni della città, la testardaggine dell'amministrazione comunale, hanno fatto sì che oggi il piccolo teatro non sia più lo spazio ibrido che abbiamo trovato nel 2012, ma un teatro.
Spero che la città risponda sostenendo l'iniziativa delle compagnie, quindi con un buon numero di abbonamenti.
Abbiamo già in cantiere un nuovo evento che arricchirà lo spazio del teatro. L'allestimento della Casa-Museo del cantastorie. Tra gennaio e febbraio allestiremo uno spazio nel teatro sui cantastorie e ci aspettiamo ch ciò sia salutato con un evento all'altezza della situazione.