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SIMETO
La settimana scorsa è stata contrassegnata dalla vicenda di Emanuele Feltri, un giovane che ha deciso di comprare 5 ettari di terra sul fiume Simeto, vi ha piantato ulivi ed arance, alleva animali, insomma ci vive tenendo un'azienda agricola con lo spirito di un giovane del 2013. Emanuele ha trovato le sue 4 pecore uccise, ma non è l'unico giovane agricoltore del Simeto, un altro, questa settimana, ha trovato i propri cani avvelenati. Perchè? Non possiamo avere risposte certe, ma di sicuro una cosa è avvenuta, negli ultimi tempi. È cambiata l'attenzione che dedichiamo al Simeto. Prima grazie alla lotta contro l'inceneritore e le attività di Vivisimeto, abbastanza isolata dalle istituzioni, poi con un movimento più vasto che oggi vede il comune insieme ad un'ampia rete di partner dare vita a progetti di ampio respiro come il life che abbiamo presentato a giugno, ma anche lavorare alla pulizia, al controllo, al recupero di quella zona alla legalità ed alla civiltà. Forse è proprio questo a dare fastidio, l'avere strappato una vasta e bellissima zona all'anarchia o peggio alla devastazione ed averla resa un po' più viva, rompendo antichi equilibri di degrado e silenzio. La mia giunta è impegnata con ogni forza su questo tema, ed anche se il lavoro sarà duro e dovrà essere lungo, non siamo tipi che si scoraggiano facilmente. Nè noi, né Emanuele....