Buon Natale, dunque,
per ciascuno di noi e per la città intera.
Un augurio di serenità, innanzitutto, e di affetti, di sentimenti veri.
Buona lettura
Dicembre è iniziato con i giorni di Santa Barbara, e le polemiche, e le tv nazionali. E la superficialità di una descrizione del sud cui si sottrae ogni profondità, di cui non si cercano di leggere i conflitti e le lotte reali, ma solo i particolari di colore.
Paternò ha dimostrato di esser ben più dello stereotipo che vuole le città del Sud schiave della Mafia e serve del “bossettino” di turno. Paternò ha voluto gridare all’intero Paese di essere una comunità onesta, che lavora e che, soprattutto, non si inchina a nessuno. La Festa, al di là del fattaccio, è stata un successo dal punto di vista dell’organizzazione e della partecipazione, non soltanto per quanto riguarda i momenti liturgici, ma anche per i diversi appuntamenti culturali previsti nel calendario dei festeggiamenti. Una città viva e partecipe ha reso evidente che il cambiamento culturale è già in atto da tempo, stimolato, anche, da una politica attenta a recuperare le radici più profonde della sua identità.
Gli effetti del lavoro svolto per la cultura dall’Amministrazione e dalle tante instancabili forze attive in città sta dimostrando la sua importanza, che risiede, soprattutto, nel rendere Paternò consapevole di essere una comunità. Una comunità che ha un patrimonio artistico e naturale, nonché dei valori da difendere, con ogni mezzo, da chi invece vuole affermare una sottocultura fatta di illegalità, soprusi, servilismo, ma anche superficialità .
Solo con questa consapevolezza, e con una politica volta alla valorizzazione del territorio, si può credere nel progetto di una Paternò città di turismo. Non è fantascienza ma sono fatti. Lo dimostra il recente riconoscimento delle Salinelle quale Geosito di rilevanza mondiale da parte della Regione. A pochi giorni da quella comunicazione, giunta da Palermo, abbiamo avuto, non a caso, diverse visite ai nostri vulcanetti di fango. Per non parlare delle escursioni e delle gite scolastiche che cominciano ad avere, come meta, la nostra Paternò. E il sito www.paternocultura.it è una vetrina eccellente per tutto il nostro territorio.
Un modello di sviluppo diverso è dunque possibile. Ci credono gli operatori economici del territorio, che continuano ad investirvi aprendo nuovi bar, locali pubblici, negozi, mentre quelli già attivi mostrano segni di stabilità che fanno ben sperare per il futuro. Ci credono gli Enti ai quali abbiamo presentato importanti progetti che riguardano il rifacimento e, in alcuni casi, la realizzazione di infrastrutture. Tanti soldi che serviranno a rendere percorribili arterie viarie come viale Kennedy, e a ridare dignità a quartieri per troppo tempo abbandonati come Scala Vecchia.
Dicembre si chiude con le feste di Natale, tutte incentrate sulle rappresentazioni dei Presepi Viventi, e sulla Via dei Presepi. Un'attenzione particolare che ha dei motivi e degli obiettivi precisi. Da un lato continuiamo a promuovere ciò che in città esiste grazie all'impegno dei paternesi, a creare vetrine di rilievo per le attività che i tanti volontari svolgono nelle Parrocchie come nelle Associazioni. Queste attività acquisiscono la meritata importanza se sono inserite in un contesto di qualità, se la città intera le pubblicizza come eventi artistici e culturali, ed ovviamente se i luoghi in cui sono si svolgono sono curati, puliti. E nei presepi si riassumono poi una serie di significati importantissimi. Infatti i presepi viventi diventano l'occasione per le comunità di riunirsi, di vivere i giorni di Natale, non solo come un momento per raccogliersi nei rassicuranti confini delle proprie case, ma anche come opportunità per aprirsi al piacere dell'incontro. E dentro la rappresentazione del presepe si esprime quel desiderio stupendo di mostrare insieme lo stupore della salvezza, portato da Gesù, con l'impegno quotidiano dell'uomo nei suoi mille, faticosi e indispensabili, lavori. Un desiderio di fusione di umano e divino, che è il messaggio stesso dell'avvento.
Buon Natale, dunque, per ciascuno di noi e per la città intera, per ciascuno di noi e per l'umanità intera.
Mauro Mangano