In questa città impoverita dal punto di vista economico e culturale, da alcune settimane è iniziato il tentativo di far diventare reale, a furia di ripeterla, una tesi davvero fantasiosa: a Paternò la mafia non può essere un problema, dato che l'immobilismo dell'amministrazione e la crisi aeocnomica tengono lontani dalla nostra città grandi flussi economici e quindi succulenti investimenti.
E' una tesi suggestiva e di facile presa perchè tocca la voglia di tranquillità naturale in ogni comunità, ma del tutto smentita da fatti concreti.
Le forze dell'ordine, con un'attività investigativa lunga e molto ampia, hanno dato vita, circa un anno fa, ad un'operazione culminata in diversi arresti, un'operazione denominata "padrini", fondata su dati che provano, almeno in modo sufficiente a giustificare gli arresti e l'avvio di un processo, l'esistenza di un'organizzazione mafiosa operante nella nostra città.
Gli autorevoli opinionisti che si sono espressi sul tema ritengono forse che gli inquirenti si sbagliano, o ne sanno di più, oppure semplicemente pensano che si possano esprimere opinioni senza basarsi sui fatti.
Nel frattempo continua il silenzio incredibile del sindaco e dell'on. Torrisi, che della commissione antimafia fa parte, su questo argomento. Non è che parlare di mafia sia appassionante o rappresenti un fregio intellettuale o politico, è che i problemi vanno chiamati con i loro nomi, se si vogliono affrontare.